lunedì 20 agosto 2007

Ho messo via (la negatività avanza)

"Ho messo via un po' di illusioni,
che prima o poi, basta così;
ne ho messe via due o tre cartoni
e comunque so che sono lì.
Ho messo via un po' di consigli,
dicono: è più facile;
li ho messi via perché a sbagliare
sono bravissimo da me."
(Ligabue, Ho messo via)

Oggi sono tornato in ufficio: è finita l'unica settimana di ferie di quest'estate. Sono stato a casa, perché non ho saputo, o voluto, organizzarmi per tempo.
Pressato da mia mamma ho messo a posto la mia stanza.
Io non ho "messo via", come dice la canzone, piuttosto ho "buttato via".
C'erano molte cose che occupavano un sacco di spazio e ingombravano, così sono finite nella spazzatura, dato che non mi sembrava utile tenerle. Oppure mi sembrava più utile fare spazio e liberarmene.
Appena finito mi sono sentito meglio. Mi sono sentito più pulito anch'io.
Ho ritrovato cose vecchie, degli ultimi dieci anni. A pensarci sono tanti. E ho rivisto com'ero e cosa ho fatto in tutto questo tempo.
E' stato senz'altro utile per quel proposito di ricostruire la mia immagine. Un possibile primo passo in questo bosco, infatti, può essere il guardare la strada che mi ha portato fin qui.
Ora, il giorno dopo, sento però anche un po' di nostalgia, per quello che fin qui ho perso, per quello che non ho fatto, per quello che mi è sfuggito. In una parola, credo di avere dei rimorsi.

"Ho messo via un po' di legnate,
i segni, quelli, non si può;
che non è il male nè la botta,
ma, purtroppo, è il livido.
Ho messo via un bel po' di foto,
che prenderanno polvere;
sia sui rimorsi, che rimpianti,
che rancori e sui perché."
(Ligabue, Ho messo via)

Tra le cose impensate che ho ritrovato c'era una "poesia", che, per quanto sciocca e banale, mi ha stupito: i pochi versi erano almeno tutti della stessa lunghezza!!!
La riporto qui sotto, cercando di vincere l'imbarazzo. Mi spiace, per chi la leggerà, che abbia anch'essa un'aria un po' triste e negativa (non ricordo cosa l'avesse ispirata): prendetela per quello che è.

Mi piove dentro e fuori dalla finestra
l'acqua scorre sui vetri e sull'anima
si riflette negli occhi e nella mente
e si allagano i piedi e la città.

Buona depressione a tutti, tanto è tutto il giorno che piove.

Ci sentiamo al primo raggio di sole.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Ciao Marco sono Valentina, grazie x avermi dato il link del tuo blog.
Tornerò volentieri a leggere...soprattutto se metti le bellissime parole del Liga!!! :)
Su con la vita, la pioggia passerà e porterà con sè qsto momento di tristezza! ;)

Anonimo ha detto...

Ciaociao!
Che blog poetico il tuo.. mi sento un po' in soggezione! ;)
Invidio un po' la tua capacita' di rendere con poche parole emozioni a volte molto complesse, che mi capita spesso di provare.. e se la pioggia servisse a lavare via quel che potrebbe oscurare il sole, quando tornerà?
Anche a me capita di riprendere vecchi ricordi e avere nostalgia; a volta capita di provare tenerezza per situazioni vissute con dolore, che mi hanno aiutato a crescere e migliorarmi: questo è il bello!
:)
A presto, bacioni