martedì 16 ottobre 2007

Il pendolo di Foucault (Umberto Eco)

Fummo interrotti da un tipo di una quarantina d'anni, che portava una giacca di alcune misure più ampia, pochi capelli biondo chiari che gli ricadevano su due sopracciglia folte, altrettanto gialle. Parlava in modo soffice, come se educasse un bambino.
"Mi sono proprio stancato di quel Vademecum del Contribuente. Dovrei riscriverlo tutto e non ne ho voglia. Disturbo?"
"E' Diotallevi," disse Belbo, e ci presentò.
"Ah, è venuto a vedere i Templari? Poverino. Senti, me ne è venuta in mente una buona: Urbanistica Tzigana."
"Bella," disse Belbo ammirato. "Io stavo pensando a Ippica Azteca."
"Sublime. Ma questa la metti nella Poziosezione o negli Adynata?"
"Adesso dobbiamo vedere," disse Belbo. Frugò nel cassetto e ne trasse dei fogli. "La Poziosezione..." Mi guardò, notando la mia curiosità. "La Poziosezione, lei m'insegna, è l'arte di tagliare il brodo. Ma no," disse a Diotallevi, "la Poziosezione non è un dipartimento, è una materia, come l'Avunculogratulazione Meccanica e la Pilocatabasi, tutti nel dipartimento della Tetrapiloctomia."
"Cos'è la tetralo..." azzardai.
"E' l'arte di tagliare un capello in quattro. Questo dipartimento comprende l'insegnamento delle tecniche inutili, per esempio l'Avunculogratulazione Meccanica insegna a costruire macchine per salutare la zia. Siamo incerti se lasciare in questo dipartimento la Pilocatabasi, che è l'arte di scamparsela per un pelo, e non pare del tutto inutile. No?"
"La prego, adesso mi dica che cos'è questa storia..." implorai.
"E' che Diotallevi, e io stesso, stiamo progettando una riforma del sapere. Una Facoltà di Irrilevanza Comparata, dove si studino materie inutili o impossibili. La facoltà tende a riprodurre studiosi in grado di aumentare all'infinito il numero delle materie irrilevanti."
"E quanti dipartimenti ci sono?"
"Per ora quattro, ma potrebbero già contenere tutto lo scibile. Il dipartimento di Tetrapiloctomia ha funzione preparatoria, tende ad educare al senso dell'irrilevanza. Un dipartimento importante è quello di Adynata o Impossibilia. Per esempio Urbanistica Tzigana e Ippica Azteca... L'essenza della disciplina è la comprensione delle ragioni profonde della sua irrilevanza, e nel dipartimento di Adynata anche della sua impossibilità. Ecco pertanto Morfematica del Morse, Storia dell'Agricoltura Antartica, Storia della Pittura nell'Isola di Pasqua, Letteratura Sumera Contemporanea, Istituzioni di Docimologia Montessoriana, Filatelia Assiro-Babilonese, Tecnologia della Ruota negli Imperi Precolombiani, Iconologia Braille, Fonetica del Film Muto..."
"Che ne dice di Psicologia delle folle nel Sahara?"
"Buono," disse Belbo.
"Buono," disse Diotallevi con convinzione. "Lei dovrebbe collaborare. Il giovanotto ha della stoffa, vero Jacopo?"
"Sì, l'ho capito subito. Ieri sera ha costruito dei ragionamenti stupidi con molto acume. Ma continuiamo, visto che il progetto le interessa. Che cosa avevamo messo nel dipartimento di Ossimorica, che non trovo più l'appunto?"
Diotallevi si tolse di tasca un foglietto e mi fissò con sentenziosa simpatia: "In Ossimorica, come dice la parola stessa, conta l'autocontraddittorietà della disciplina. Ecco perché Urbanistica Tzigana secondo me dovrebbe finire qui..."
"No," disse Belbo, "solo se fosse Urbanistica Nomadica. Gli Adynata riguardano un'impossibilità empirica, l'Ossimorica una contraddizione in termini."
"Vedremo, Ma cosa avevamo messo nell'Ossimorica? Ecco, Istituzioni di Rivoluzione, Dinamica Parmenidea, Statica Eraclitea, Spartanica Sibaritica, Istituzioni di Oligarchia Popolare, Storia delle Tradizioni Innovative, Dialettica Tautologica, Eristica Booleana..."
Ormai mi sentivo sfidato a mostrare di che tempra fossi: "Posso suggerirvi una Grammatica della Devianza?"
"Bello, bello!" dissero entrambi, e si misero a prender nota.
"C'è un punto," dissi.
"Quale?"
"Se voi rendete pubblico il progetto, si presenterà un sacco di gente con pubblicazioni attendibili."
"Te l'ho detto che è un ragazzo acuto, Jacopo," disse Diotallevi. "Ma sa che questo è proprio il nostro problema? Senza volerlo abbiamo tracciato il profilo ideale di un sapere reale. Abbiamo dimostrato la necessità del possibile. Quindi occorrerà tacere. Ma ora debbo andare."

4 commenti:

LO SCOGLIO DEL NAUFRAGO ha detto...

CIAO SONO SANDRO..COMPLIMENTI..PIACEVOLE...
MIO BLOG
http://loscogliodelnaufrago.blogstop.it
ciao

Anonimo ha detto...

fantastico.
Da qui il nome della mia rock banda: gli storia dell'agricoltura antartica!

Francesco F. ha detto...

Mi avuculogratulo con l'autore di questo post, altrove non sarei riuscito a ritrovare il brano completo :D

Anonimo ha detto...

Semplice e dolce. Sto pensando di iniziare un altro blog o cinque molto presto, e sarò sicuramente prendere in considerazione questo tema. Keep 'em in arrivo!