lunedì 10 dicembre 2007

Il peso delle parole (e non solo)

Ogni parola e ogni frase che si scrive o che si pronuncia ha un peso. Un po' dipende dal contesto in cui è inserita e da come l'autore e il destinatario la intendono, ma la parte maggiore dipende dalla parola in sè, che ha un preciso significato ed una sua sfumatura (che chi la usa la conosca oppure no).
Spesso rimango sconcertato da come le parole vengano usate senza badare al loro peso. Per esempio, tante persone che conosco usano alla leggera le parole "ti amo" (per non dire che ne abusano). Sono parole importanti per sè, soprattutto se riferite, come nella maggior parte dei casi, al rapporto di coppia (più che all'amore familiare o amicale). E lo sono da qualsiasi parte la si voglia vedere, considerando anche le culture e le credenze diffuse nella nostra società.
Forse sono io ad essere esagerato, ma sono deluso da come questa espressione sia sottovalutata o, magari, sia sottovalutato il sentimento. Mi sto arrogando il diritto di supporre i sentimenti degli altri e di giudicarli? Se sto cadendo in questo tranello, ovviamente non me ne sto rendendo conto, ma quello che più mi preme è di lanciare un avvertimento.
Ho detto "ti amo" poche volte in vita mia, ma sempre cosciente dell'importanza di quella frase, che implica impegno, responsabilità, libertà, esclusività, definitività.
Quando penso queste cose mi sento proprio estraneo e fuori posto.
I sentimenti pesano? O pesano troppo le mie fissazioni?

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